Samperi Gaetano
Personaggi
Samperi Gaetano
Nacque a Niscemi il 13 luglio 1871, mori il 24 agosto 1966. Generale medico, professore universitario, oculista, scrittore, amministratore.
Educato in Toscana ed espletati i suoi studi ginnasiali e liceali ad Arezzo, si laureò in medicina e chirurgia nell'Università di Napoli il 23 luglio 1896.
Entrato poco dopo per concorso nel Corpo sanitario militare, si dedicò subito all’oculistica e, pur restando in servizio, frequentò a Palermo la clinica del professore Arnaldo Angelucci e poi le cliniche oculistiche dell’università di Parigi, dove si iscrisse regolarmente, seguendo i corsi dei titolari prof. De Lapersonne e prof. Tscherning, nonché nel 1905 quelli degli emeriti oftalmologi Landolt, De Wecher, Nasselon, Morax, Galegowski, Kalt, Trousseau, Valude e Chevellereau. Successivamente si recò a Vienna presso la clinica del prof. Fuchs, allora il più celebre oculista del mondo, e sotto la sua guida fece una importante pubblicazione che venne tenuta in molto conto. Da Vienna passò a Berlino per seguire l’insegnamento del prof. Greeff, titolare della clinica Charitè.
Nel 1909 prese parte ai lavori del Congresso oftalmologico internazionale di Napoli e per un importante lavoro sui linfatici delle palpebre gli venne concesso il premio De Vincentis, una delle otto medaglie d’oro, riservate ai migliori lavori italiani ed esteri presentati al congresso. Conseguita nel 1910, per titoli, la libera docenza in oftalmologia e clinica oculistica nell’università di Torino, fu inviato, in occasione della guerra Italo-Turca, a Tripoli per dirigere la sezione oftalmica dell’ambulatorio Baccelli per le cure della popolazione araba ed ebraica, ed in seguito agli encomi inviati al comando di occupazione dal sindaco Hassuna Pascià e dal rabbino maggiore, Elia di B. Baccat, il ministero della guerra lo insignì dell’onorificenza di Commendatore della corona d’Italia. Rientrato in Patria, in seguito a regolare concorso fu inviato nel 1914 dal ministero della guerra a Berlino per il perfezionamento della lingua tedesca, ed in tale occasione tornò a frequentare le cliniche oculistiche dei professori Greeff, Kruckmann e Silex. A Berlino fece costruire uno speciale apparecchio per l’esame diottrico dell’occhio, col metodo della Schiascopia, che riscosse l’approvazione dei professori della capitale tedesca. Nel 1915, dichiaratasi la guerra all’Austria, fu mobilitato con un ospedaletto da campo, che impiantò in Venzone, nella Carnia, come ospedale della specialità, che divenne poi il centro oftalmico della zona carnica. Continua
Educato in Toscana ed espletati i suoi studi ginnasiali e liceali ad Arezzo, si laureò in medicina e chirurgia nell'Università di Napoli il 23 luglio 1896.
Entrato poco dopo per concorso nel Corpo sanitario militare, si dedicò subito all’oculistica e, pur restando in servizio, frequentò a Palermo la clinica del professore Arnaldo Angelucci e poi le cliniche oculistiche dell’università di Parigi, dove si iscrisse regolarmente, seguendo i corsi dei titolari prof. De Lapersonne e prof. Tscherning, nonché nel 1905 quelli degli emeriti oftalmologi Landolt, De Wecher, Nasselon, Morax, Galegowski, Kalt, Trousseau, Valude e Chevellereau. Successivamente si recò a Vienna presso la clinica del prof. Fuchs, allora il più celebre oculista del mondo, e sotto la sua guida fece una importante pubblicazione che venne tenuta in molto conto. Da Vienna passò a Berlino per seguire l’insegnamento del prof. Greeff, titolare della clinica Charitè.
Nel 1909 prese parte ai lavori del Congresso oftalmologico internazionale di Napoli e per un importante lavoro sui linfatici delle palpebre gli venne concesso il premio De Vincentis, una delle otto medaglie d’oro, riservate ai migliori lavori italiani ed esteri presentati al congresso. Conseguita nel 1910, per titoli, la libera docenza in oftalmologia e clinica oculistica nell’università di Torino, fu inviato, in occasione della guerra Italo-