Crescimone Vincenzo
Personaggi
Vincenzo Crescimone
Niscemi 15 agosto 1862 - 28 agosto 1906
Nacque a Niscemi il 15 agosto 1862, mori il 28 agosto 1906. Filosofo, letterato, poeta, critico, conferenziere. Frequentò le scuole elementari a Niscemi e il ginnasio-liceo a Caltagirone. Nel 1882 si trasferì a Catania dove si iscrisse alla facoltà di legge, ma ben presto abbandono le lezioni per dedicarsi esclusivamente agli studi letterari e filosofici. Conosciuto ed apprezzato negli ambienti letterari di Catania per la sua cultura e la sua capacita espositiva, comincio ad essere invitato da eminenti personalità a tenere conferenze ad alto livello. Nel 1885, all' Accademia scientifico-letteraria di Catania, tenne una brillante conferenza su Victor Hugo, scomparso di recente. Per la sua espressione elegante, il suo linguaggio ornato, la facilita di parola, l'ampia e vasta cultura divenne da allora in poi un conferenziere apprezzato, applaudito e costantemente seguito dalla Catania colta. Nel giugno del 1905, nel Foyer del teatro Massimo Bellini di Catania, tenne la sua ultima interessante conferenza su La significazione tragica del don Chisciotte, la migliore pronunciata dal Crescimone anche sul piano critico, perché vi e prospettata un'interpretazione originale del don Chisciotte, valutato solitamente solo sotto il profilo comico, anticipando l'autorevole giudizio che diede su di esso il grande critico spagnolo Miguel De Unamuno. Scrive, Maria Chiabò “Già uno studioso di Niscemi, Vincenzo Crescimone, ai primi del secolo scorso,aveva scritto un saggio dal titolo rivoluzionario:La significazione tragica del Don Chisciotte. Sarebbe in seguito arrivato Miguel de Unamuno….” Ebbe una grande ampiezza di interessi culturali e ciò appare chiaro ed evidente dal contenuto molto vario delle sue opere che riguardano la filosofia, la letteratura, la saggistica, i componimenti poetici e i drammi. Le sue opere risultano scritte dalla penna di un pensatore geniale, ma strano e trascurato, edite per lo più postume dal fratello Rosario e presentano un carattere di grande frammentarietà, specialmente negli scritti filosofici.L'amministrazione comunale, presieduta dal sindaco Giuseppe Antonio Masaracchio, nella seduta consiliare del 30 ottobre 1906, n. 66 commemoro la morte del Crescimone e nella successiva riunione del 6 novembre 1907, col verbale n. 60, stanzio la somma di £. 2.000, pagabile in quattro esercizi finanziari per la pubblicazione delle sue opere, «perché, disse il consigliere can. Gaetano Salerno, e principio di giustizia sodale che i grandi debbano essere convenientemente onorati e poiché il nostro concittadino indubbiamente e un grande cosi è nostro dovere onorarlo». .... continua la lettura
Opere
L'istruzione secondaria classica: osservazione e proposte. Catania, Martinez, 1980
Nozze Fassari - Papale, ode alla sposa, Catania, Galatola, 1897.
Ode a Candia, Catania, Rizzo, 1897.
Il pessimismo di Giobbe del Rapisardi, in "onoranze a Mario Rapisardi", Catania, Di Mattei,1899.
In morte dell'avv. Salvatore Le Moli, cenno biografico, discorso funebre, Ospizio di Beneficenza, Caltanissetta, 1899.
La novella d'Inverno - 2^ edizione - Catania - Monaco e Mollica 1902.
Saggi Critici e Letterari - Palermo 1903 - Remo Sandron Editore.
Trattato di dantologia moderna, prima dispensa, Caltanissetta, Ospizio di Beneficenza, Caltanissetta, 1903.
Rosa di Virtù Dramma lirico in 4 atti - Caltanissetta Tip. Ospizio 1907.
Verso il mistero - Caltanissetta Tip. Ospizio 1908.
La significazione tragica del Don Chisciotte - Palermo 1909 - Società editrice Maraffa Abate.
Sulla Divina Commedia - monografie e frammenti, Caltanissetta Tip. Ospizio 1910.
Saggi e Conferenze - Caltanissetta Tip. Ospizio 1911.
Brandelli filosofici - Scritti minori - Caltanissetta Tip. Ospizio 1913.
Le Nozze di Fabiana – Dramma in due atti - Caltanissetta Tip. Ospizio 1914