Masaracchio Tommaso
Personaggi
Tommaso Masaracchio
Tommaso Masaracchio di Giuseppe Antonio e di Angela Iacona, nato a Niscemi il 29 settembre 1820, morto il 6 ottobre 1900, fu un attore di primo piano, nelle rivoluzioni più importanti della Sicilia pre-risorgimentale, secondo soltanto a pochi uomini tra i fautori che quelle rivoluzioni vollero e combatterono. Egli visse una vita di pensiero e di azioni; fu un combattente ricco di idealità, un oratore eccezionale, un trascinatore di folle. Tommaso Masaracchio ebbe numerosi incarichi e numerose ricompense e il suo valore fu anche riconosciuto all'estero dato che gli fu concesso, con grandissimo onore il titolo di “Primo Cavaliere Salvatore di Francia” con decreto n. 701 emanato a Parigi il 1 agosto 1879. Egli era di bell'aspetto, alto, intelligente, coraggioso e vigoroso fino a tarda età. Non pensò mai di formarsi una famiglia, malgrado possedesse cospicui averi, perché aveva sposato la causa siciliana. La politica, assieme all'ordine sociale e alla liberazione dell’oppresso, era la sua idea fissa che perseguì con nobiltà d’intenti e con un ardore che avevano del prodigioso. Nel gennaio 1848, contro l’oppressore borbonico, a Palermo era scoppiato il primo tra i tanti moti del Quarantotto: primo, non solo fra i moti italiani, ma anche fra quelli europei. Fu questa città che, dopo il fallimento dell’insurrezione messinese del 1° settembre del 1847, assunse funzione guida, nella Sicilia, contro la dominazione borbonica; prova ne sia che il 12 gennaio 1848 lo storico proclama, con cui i rivoluzionari chiamavano i Siciliani alle armi,diede avvio alle ostilità, la Sicilia intera si preparò alla rivolta e, dopo accesi comizi nelle piazze, ci furono le prime scaramucce a Palermo. La polizia affrontò i rivoltosi che via via divennero più numerosi e armati con ogni mezzo. In ogni angolo della città le barricate impedivano l’avanzata Borbonica. Parlarono ai rivoltosi La Masa, Rosolino Pilo, Crispi, Ruggero Settimo e Tommaso Masaracchio i quali arringavano con i loro discorsi contro lo Stato napoletano. Dopo un caloroso appello e un discorso tra la gente in rivolta in piazza alla Fiera Vecchia (quartiere Vucceria) Tommaso Masaracchio fu tra i primi sparare dando inizio alle gloriose giornate di Palermo del risorgimento.( Lo storico Inglese, Smith, nella sua opera “Storia della Sicilia” lo cita ma non lo nomina. Scrive i particolari sull'inizio dell’insurrezione Palermitana, ma si limita a descrivere un giovane focoso, dai capelli rossicci, dalla facile parola che il 17 gennaio 1848, nel quartiere della Fiera Vecchia, salito su un tavolo pronuncia un discorso incendiario davanti alla folla insorta e per primo spara contro i soldati borbonici.) Furono 15 giorni di accanite battaglie nelle strade e nelle piazze. Alla notizia dei moti di Palermo si mossero altre città dell’Isola (Salemi, Messina e altri centri della Sicilia). Il 27 gennaio, a Napoli, un imponente sommossa popolare costrinse il Re a concedere la costituzione. continua a leggere